Ad ottobre 2009, il tango ha l’onore di essere inserito dall’UNESCO come “Patrimonio culturale immateriale dell’umanità”
Verrebbe allora da chiedersi, come mai un ballo, stereotipato come “della seduzione”, viene inserito nella tanto pregiata lista UNESCO?
Il tango argentino è una danza sociale e popolare, ma non è solo un ballo: è un’arte che unisce danza, poesia, musica, tradizione popolare e addirittura una lingua, il lunfardo. Insomma, un’eredità culturale molto vasta.
In realtà, il nome più appropriato sarebbe tango “rioplatense” perché nacque e si diffuse nelle strade di periferia delle due capitali del Rio de La Plata (Buenos Aires e Montevideo) alla fine del 1800.
Al principio ballato tra uomini, ha avuto molte evoluzioni nei suoi più 100 anni di vita; sono nati molti tipi e stili di tango (tango Canyengue, Salón, Apilado, Pista, Escenario, Nuevo ecc)
E continuerà ad evolversi, proprio perché é cultura popolare ed in quanto tale, muta come come muta la società.
A CHI è RIVOLTO?
“Se sei in grado di camminare, allora sei anche in grado di ballare”
Oseremmo dire che il Tango, quello “milonguero”, in Argentina viene ballato fino a 100 anni!
E’ un ballo sociale e in quanto tale non prevede nessun tipo di prestanza fisica o preparazione atletica; è quindi adatto da ogni fascia di età, a chiunque voglia passare del tempo in compagnia, sia durante le lezioni che in “Milonga” (luogo, balera, dove ci si reca per ballare tango argentino e socializzare con altre persone).
Insegnanti
Anita Mariela Pinto e Marco De Sisti
Il Tango Argentino, ci ha rapito nel 2009
Ci ha affascinato la cultura ed il mondo che c’è dietro a questo nome.
Ma soprattutto, ci siamo innamorati della magia di quell’abbraccio pieno di sentimenti che due perfetti sconosciuti possono condividere, talvolta per la durata di un solo brano.
Vi aspettiamo per passare del tempo insieme, per condividere un momento di svago e socializzazione. Noi, cercheremo di trasmettervi un pochino della nostra passione per El Señor Tango
“Ci siamo innamorati della magia dell’abbraccio pieno di sentimenti, che due perfetti sconosciuti possono condividere, talvolta per la durata di un solo brano.”